.post Parentalia VII
????Il calore di quegli abbracci non si è ancora assopito, a distanza di 7 giorni le mura dello @scugnizzoliberato tremano ancora per l’esplosiva energia di Parentalia.
????Il nostro salto nel vuoto che negli anni ci ha dedicato le migliori soddisfazioni, quelle che mai ci saremmo aspettat*. Un esperimento nato dalla collaborazione con l’etichetta @controcantiproduzioni, tra i primissimi ad entrare nelle mura dello Scugnizzo con un progetto di lunga durata e un’idea ben fissa in testa: dobbiamo dare aria ai/alle punks di Napoli, e della Campania.
????Il nostro spazio dedicato all’elettricità, agli affetti, alla forza dell’autorganizzazione, uno spazio che speriamo si allarghi quanto più possibile per accogliere chiunque.
Proprio per questo spirito che prova a contraddistinguere questo rituale ci preme sottolineare un atteggiamento che ci ha lasciato un po’ dubbiosi sulla serata e su cui stiamo riflettendo in questa settimana.
Alcune persone hanno fatto emergere da parte della folla sotto palco, una gestione dello spazio e dei corpi molto escludente. Senza entrare nello specifico di quello che si dovrebbe fare e non fare o di come comportarsi proviamo ad arrivare al punto: pensiamo e rivendichiamo, da sempre nello Scugnizzo Liberato, una libertà di attraversamento e serenità per chiunque, indipendentemente dal genere, orientamento sessuale, razza o appartenenza economica.
Sappiamo che non è una formula che si può dare “hic et nunc” ma un percorso di avvicinamento a pratiche e ragionamenti sempre più inclusivi e larghi; proprio per questo pensiamo che l’evento di quest’anno, e le problematiche fatte emergere da alcune compagne devono diventare un momento di crescita che non andava lasciato cadere.
⚡Innescheremo la macchina della volontà
Per produrre domande che spostino cattedrali
Affinché tutto accada di nuovo, oltre che nulla vada perduto